Rating MCC: Cos’è e Come Si Calcola

Che cos’è il Rating MCC (Mediocredito Centrale)

Il Rating Mediocredito Centrale (MCC) è un sistema di valutazione del rischio di insolvenza, quindi dell’affidabilità creditizia di un soggetto economico.

È il risultato delle Disposizioni operative del Fondo di Garanzia per le PMI (Decreto interministeriale di MISE e MEF del 6 marzo 2017), integrate con le specifiche tecniche per il calcolo della probabilità di inadempimento, ai sensi del nuovo modello di valutazione del Fondo.

Il metodo di calcolo del Rating MCC fornisce un parametro di valutazione del merito di credito, attraverso un modello di tipo econometrico: partendo dai dati di bilancio e da informazioni di natura bancaria, permette di calcolare uno score sintetico, ovvero una specie di pagella che in una scala che va da 1 (massimo merito) a 12 (massimo demerito) esprime quanto un soggetto sia affidabile in termini creditizi.

Con questo strumento è possibile verificare l’ammissibilità di un’impresa al Fondo di garanzia.

Tramite tale Fondo per le piccole e medie imprese, l’Unione Europea e l’Italia affiancano le aziende e i professionisti che, non disponendo appunto di sufficienti garanzie, presentano delle difficoltà nell’accesso al credito bancario. 

In poche parole:

  • la garanzia pubblica va a sostituire le costose garanzie normalmente richieste per ottenere un finanziamento: va detto che il DL Liquidità, convertito con Legge 40/2020, ha profondamente modificato le modalità operative del Fondo andando a semplificare le procedure, aumentando le coperture e ampliando la platea dei beneficiari;
  • le disposizioni operative del Fondo Centrale di Garanzia prevedono l’introduzione di un sistema di valutazione del merito di credito più articolato, appunto introducendo il Rating MCC per sintetizzare un giudizio del merito creditizio.

Perché il Rating MCC è importante e perché serve conoscerlo in anticipo

Il modello del Rating MCC permette di calcolare la probabilità di inadempimento dei soggetti beneficiari.

In pratica tale modello serve per valutare il merito di credito di PMI e professionisti, così da:

  • stabilire l’ammissibilità al Fondo di Garanzia per le PMI;
  • definire la percentuale di copertura della garanzia.

Il Fondo fornisce le garanzie a quelle PMI e a quei professionisti che vengono valutati economicamente e finanziariamente sani, sulla base di una serie di criteri stabiliti dalle cosiddette «disposizioni operative».

La garanzia del Fondo è una agevolazione del Ministero dello Sviluppo Economico, finanziata anche con risorse europee.

Relativamente ai soggetti che ne possono beneficiare, si può dire che possono essere garantite le imprese di micro, piccole o medie dimensioni (PMI), iscritte al Registro delle Imprese, e i professionisti.

Il DL Liquidità ha previsto anche l’ammissibilità limitatamente ai finanziamenti fino a 30 mila euro di persone fisiche esercenti attività di impresa, arti o professioni, di soggetti che esercitano alcune delle attività ausiliarie dei servizi finanziari e delle attività assicurative e di Enti non commerciali, compresi gli Enti del terzo settore e gli Enti religiosi civilmente riconosciuti.

Lo stesso DL Liquidità ha stabilito che, ai fini della suddetta ammissibilità, non venga effettuata alcuna valutazione del merito di credito del soggetto beneficiario finale da parte del Gestore del Fondo: per le operazioni fino a quella soglia è prevista l’approvazione automatica, e i soggetti richiedenti (banche, confidi, ecc) possono erogare i finanziamenti anche prima della delibera della garanzia.

CEO di un'azienda e consulente finanziario calcolano il Rating MCC dell'impresa

Cosa offre il rating MCC: i principali vantaggi

Il modello di Rating Mediocredito Centrale fornisce un parametro di valutazione specifico e comune, che comprende due moduli e un blocco informativo, che valuta l’eventuale presenza di pregiudizievoli:

  • Il modulo economico-finanziario valuta il soggetto sotto i profili economico, finanziario e patrimoniale: si basa sugli ultimi due bilanci depositati o le ultime due dichiarazioni fiscali;
  • Il modulo andamentale si occupa della valutazione dei rapporti che il soggetto ha intrattenuto con le istituzioni finanziarie, in funzione di quanto risulta dalla Centrale Rischi Banca d’Italia e/o dagli altri operatori specializzati Crif e Cerved.

L’analisi integrata di questi moduli genera uno score parziale da cui si arriva a determinare: 

  • una stima delle probabilità di inadempienza del soggetto nell’ambito di una opportuna fascia di valutazione;
  • la percentuale di garanzia che può essere coperta dal Fondo.

Di seguito i 3 principali vantaggi per l’impresa e i vari interlocutori:

  1. l’azienda che dispone tempestivamente del rating MCC ottiene una posizione di forza potenziale nelle relazioni con il sistema bancario, la conseguenza è un accesso al credito a condizioni migliori
  2. anche i soci hanno dei vantaggi, visto che possono operare con richieste di fidejussione più contenute;
  3. banche e società che erogano il credito hanno anch’esse dei benefici, ovvero la mancata richiesta di procedere con gli accantonamenti patrimoniali come previsto dall’IFRS9 (IFRS, International Financial Reporting Standard).

Riguardo a quest’ultimo tema, i soggetti obbligati alla stesura del bilancio IAS/IFRS nel diritto italiano sono: le società quotate, le banche e gli intermediari finanziari soggetti a vigilanza con titoli ammessi alla negoziazione in un mercato regolamentato. 

In relazione a ciò sappiamo che alle banche è imposto di accantonare risorse specifiche per i crediti in bonis, per i crediti che potrebbero deteriorarsi in futuro e per quelli già deteriorati. 

Le garanzie reali e personali per il rating: criteri d’accesso

La garanzia del Fondo è una agevolazione del MISE che può essere attivata solo a fronte di finanziamenti concessi da banche, società di leasing e altri intermediari finanziari.

Il Fondo di Garanzia per le PMI non interviene direttamente nel rapporto tra banca e cliente, infatti tassi di interesse, condizioni di rimborso, ecc, sono lasciati alla contrattazione tra le parti. 

Attenzione che sulla parte garantita dal Fondo non possono essere acquisite garanzie reali, assicurative o bancarie.

In generale bisogna tenere presenti le Nuove Linee Guida EBA sull’erogazione e monitoraggio dei prestiti: in sostanza con questi orientamenti le autorità europee si pongono l’obiettivo di rendere gli istituti finanziari ancora più prudenti in tutte le fasi di concessione, gestione e monitoraggio dei crediti.

Si tratta di un cambiamento importante per quanto attiene il rapporto banche imprese e si applica ai prestiti e alle anticipazioni emessi dopo il 30 giugno 2021.

Premesso che ci sono regole differenziate in relazione alla dimensione dell’azienda, è comunque importante sottolineare quelle che sono le informazioni e documentazioni comuni per stimare il merito creditizio.

A questo fine, relativamente a microimprese, piccole, medie e grandi imprese, gli enti dovrebbero avere a disposizione e utilizzare queste informazioni fondamentali:

  • finalità del prestito, se pertinente per il tipo di prodotto;
  • reddito e flusso di cassa;
  • posizione e impegni finanziari, comprese le attività costituite in garanzia e le passività potenziali;
  • modello di business e struttura aziendale (informazioni qualitative);
  • piani aziendali supportati da proiezioni finanziarie (informazioni quantitative);
  • garanzia reale (per i prestiti garantiti);
  • altri fattori di attenuazione del rischio, come eventuali garanzie personali;
  • documentazione legale specifica del tipo di prodotto, come per esempio permessi o contratti.

In pratica le Nuove Linee Guida EBA tendono a:

  • dare importanza all’analisi qualitativa e all’analisi quantitativa;
  • spingere verso una logica dei dati prospettici (business plan) rispetto all’analisi su dati storici;
  • promuovere il monitoraggio costante delle posizioni;
  • dare massima rilevanza agli aspetti strategici della gestione aziendale, all’analisi degli scenari e ad un approccio di risk management;
  • attribuire minore importanza alle garanzie rispetto ai flussi e alla capacità di rimborso prospettica, infatti viene sottolineato che gli enti dovrebbero valutare eventuali garanzie personali, clausole restrittive, clausole di negative pledge e contratti di servizio del debito utilizzati ai fini dell’attenuazione del rischio; gli enti, inoltre, dovrebbero anche considerare se il valore della garanzia reale è correlato all’attività del cliente o alla sua capacità di generare cash flow;
  • fare valutazioni dell’esposizione del cliente ai fattori ESG e in particolare ai fattori ambientali.
Imprenditore al PC mentre usa il tool di calcolo del Rating MCC di BankAvisor

Come calcolare il Rating MCC

Il calcolo del Rating Mediocredito Centrale necessita di una serie di elaborazioni e procedure relative al bilancio, alla situazione economico finanziaria e a quella andamentale.

Disporre di uno strumento per il calcolo del Rating MCC offre l’opportunità all’azienda di verificarlo e, di conseguenza, di ottimizzare le decisioni economico-finanziarie e di prevedere strategicamente qual è il momento migliore per richiedere credito.

Per fare un esempio pratico, prima di depositare il bilancio un’impresa può verificare in quale fascia di rating si posiziona, cercando di capire se rettificando determinate poste sia possibile ottenere una valutazione migliore.

Per quanto concerne la Centrale Rischi Banca d’Italia, è importante una verifica di quale sia la percentuale di utilizzo dei fidi in essere e la presenza di eventuali sconfini.

Se necessario si può quindi decidere di posticipare la richiesta di rinnovo del fido o del nuovo credito al mese successivo, così da intervenire per diminuire gli utilizzi o rettificare alcune segnalazioni.

1 – I passaggi che portano alla determinazione dello score

Il calcolo del rating MCC si basa su due ampie analisi specifiche che portano, rispettivamente, a uno score integrato, agli eventi pregiudizievoli e a uno score aziendale. Le valutazioni in questioni sono:

  1. l’analisi di bilancio, che consente di fare la valutazione dello score economico-finanziario;
  2. le informazioni presenti nella Centrale Rischi, in CRIF e in CERVED, che portano alla valutazione dello score andamentale, peraltro la similarità delle informazioni archiviate implica che i cosiddetti sotto-moduli Cerved e Crif siano molto simili.

Globalmente si arriva a determinare la classe di valutazione del rischio e la probabilità di inadempimento, secondo la cosiddetta matrice di integrazione dei moduli economico-finanziario e andamentale.

I questo processo si tiene conto anche del profilo aziendale sulla base:

  • della forma societaria (società di persone, di capitali oppure ditta individuale);
  • del tipo di contabilità (ordinaria o semplificata);
  • del settore di attività, distinguendo in particolare fra industria, commercio, edilizia, immobiliare o servizi.

2 – Il modulo economico-finanziario e andamentale per il calcolo del Rating MCC

Il modulo economico-finanziario rielabora i dati di bilancio, in modo da ottenere precisi indicatori. 

I calcoli sono simili, tuttavia le informazioni di bilancio richieste sono diverse in relazione alla combinazione forma-contabilità-settore.

2.1 – Il modulo economico-finanziario

Gli opportuni dati di bilancio consentono di calcolare vari indici quantitativi e qualitativi, e i correlati giudizi a seconda di dove si posiziona il valore numerico in funzione di una scala di valutazione.

A puro titolo esemplificativo citiamo solo due fra queste variabili quantitative:

  • Oneri Finanziari/MOL,
  • Variazione fatturato.

I valori ottenuti per i vari indici vengono poi moltiplicati per degli opportuni coefficienti la cui somma conduce ad un indice di sintesi che, in relazione ad una certa scala valutativa, si trasforma in uno score economico-finanziario.

2.2 – Il modulo andamentale

Il modulo andamentale deriva da un’analisi quantitativa delle informazioni che si possono reperire da Centrale Rischi, CRIF e CERVED, per cui si arriva ad identificare 3 sotto-moduli:

  • quando non è possibile arrivare ad uno score andamentale, il rating MCC sarà funzione solamente dello score economico-finanziario visto sopra;
  • lo score andamentale potrebbe coincidere con l’unico sotto-modulo elaborabile;
  • lo score andamentale è una media ponderata fra i due o tre sotto-moduli usati.

3 – L’integrazione dei moduli principali e score complessivo

Lo score complessivo dell’azienda si ottiene integrando il modulo economico-finanziario e il modulo andamentale: si arriva così a una matrice, dalla quale l’incrocio fra i due tipi di score individuati consente di definire lo score integrato aziendale.

4 – Gli eventi pregiudizievoli e le penalizzazioni

Quando esistono degli eventi pregiudizievoli con riferimento all’azienda o alle persone fisiche che ricoprono cariche rilevanti, lo score integrato è sottoposto a delle penalizzazioni.

Ecco quali sono questi eventi particolari che possiamo definire come “pregiudizievoli”:

  • un fallimento o evento similare, in quanto determina l’inammissibilità dell’azienda al Fondo di Garanzia;
  • casi di ipoteche, pignoramenti o domande giudiziali: nasce una penalizzazione dello score di due classi;
  • come al punto qui sopra, con riferimento ai soci con cariche rilevanti: vi è una penalizzazione dello score di due classi;
  • la combinazione di eventi che ricadono nelle due precedenti categorie: nasce una penalizzazione pari a 4 classi.

5 – Score MCC finale e valutazione

Una volta ottenuto lo score finale, si arriva a formalizzare una tabella dalla quale emerge la classe di valutazione, la fascia di valutazione e la probabilità di inadempimento.

La fascia di valutazione è l’aspetto cruciale, in quanto costituisce il fattore discriminante rispetto all’ammissibilità dell’azienda al Fondo di Garanzia. Da un punto di vista numerico si può dire che:

  • con uno score fra 1 e 4 l’azienda è sostanzialmente solvibile e quindi ammissibile al Fondo
  • cono uno score che ricade nella fascia 5 l’impresa è valutata a forte rischio e quindi non viene data l’ammissibilità.
Meeting per fare il punto sulla richiesta di valutazione del merito creditizio dell'azienda

Uno strumento utile per il calcolo del Rating MCC

Per verificare l’ammissibilità della tua azienda alla garanzia del Fondo puoi utilizzare il tool per il Calcolo Rating MCC di BankAdvisor. 

Attraverso un’analisi del bilancio e della Centrale dei Rischi, questo strumento interamente online ti consente di comprendere qual è la situazione attuale della tua impresa.

Ci sono 5 fasce per il Rating MCC che vengono calcolate, dove la fascia 1 è la migliore e la fascia 5 è la peggiore. Con questo strumento potrai conoscere in modo semplice e rapido la percentuale di garanzia MCC (MedioCredito Centrale) per la tua azienda.

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FAQ

Che cos'è il Rating MCC?

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Il Rating MCC è un sistema con cui si valuta l’affidabilità creditizia di un soggetto economico. Il metodo di calcolo di tipo econometrico fornisce un parametro di valutazione del merito di credito, partendo dai dati di bilancio e da informazioni di natura bancaria. Alla fine si ottiene uno score sintetico che:

  • esprime il merito di credito del soggetto esaminato;
  • permette di stabilire l’ammissibilità di un’impresa al Fondo di garanzia.

A chi è rivolto il Rating MCC?

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Il Rating MCC e il Fondo di garanzia sono sostanzialmente dedicati alle imprese micro, piccole o di medie dimensioni (PMI) iscritte al Registro delle Imprese, e ai professionisti. L'Unione europea e lo Stato Italiano affiancano le aziende e i professionisti che, non disponendo di sufficienti garanzie, presentano delle difficoltà nell’accesso al credito bancario.

Quali sono i vantaggi per le aziende del Rating MCC?

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Le aziende che dispongono con tempestività del rating MCC riescono a ottenere una posizione di forza potenziale nelle relazioni con il sistema bancario. In termini concreti, l’accesso al credito può attuarsi a condizioni migliori, inoltre gli stessi soci hanno dei vantaggi, in termini di più basse richieste di fidejussione.

Perché serve calcolare in anticipo il Rating MCC?

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L’utilità del rating MCC sta nel fatto che permette di valutare il merito di credito dei soggetti economici interessati, in maniera tale da stabilire l’ammissibilità e definire la percentuale di copertura della garanzia.

PMI e professionisti che vengono valutati economicamente e finanziariamente sani traggono i vantaggi che abbiamo evidenziato sopra, ma anche gli intermediari che erogano il credito hanno dei benefici dal punto di vista della mancata richiesta di procedere con gli accantonamenti patrimoniali, come previsto dai principi contabili dell’IFRS9 relativamente ai bilanci degli istituti di credito.